Bora-Hansgrohe, Rafal Majka: “Non so come faranno a organizzare il Tour de France”
L’incertezza è il sentimento che più pesa attualmente sui corridori. Il coronavirus ha costretto a cancellare tantissime corse, con l’UCI che al momento ha imposto lo stop fino al 1 giugno, ma è tutt’altro che certo che dopo quella data si possa tornare a correre, come dimostrano numerose altre cancellazioni già annunciate anche dopo quello che per il momento è il limite ufficiale. I corridori così non sanno quando torneranno a correre e, di conseguenza, in che modo allenarsi, ma c’è anche a chi va peggio ed è senza certezze per il proprio futuro, considerato che anche alcune squadre World Tour sono a rischio, come la polacca CCC, che attualmente appare la più colpita e incerta per la situazione, tanto da aver licenziato gran parte del proprio personale.
Proprio un polacco, lo scalatore della Bora – Hansgrohe Rafal Majka, ha concesso un’intervista al sito di casa sua Onet Sport e ha parlato della situazione attuale, concentrandosi ovviamente sull’aspetto sportivo: “Sinceramente è diventato tutto complicato. La cosa peggiore è che non sappiamo quando riprenderemo la stagione. Non so nulla, aspetto. Mi sto allenando, ma senza carichi eccessivi, per tenere un po’ di forma, ma senza sovraccaricarmi. Tutti vogliono che torniamo a correre prima della fine di giugno, ma non ho idea di cosa accadrà”.
Il classe ’89, di conseguenza, è scettico anche sulla partenza del Tour de France, corsa che sulla carta non era fra i suoi obiettivi visto che inizialmente era prevista la sua partecipazione al Giro d’Italia, nel quale ambiva di salire sul podio finale: “La lista delle cancellazioni è lunga, non so come faranno a organizzare il Tour. Quello che prima contava, oggi non è più importante. Penso a quelli che si sono preparati per il Tour. Se la corsa non si farà, per loro sarà dura”.
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